La consapevolezza del movimento

Consapevolezza del movimento

Tutti noi, vedendo un bambino di 6 anni impegnato a scrivere con una penna su un foglio, possiamo notare senza bisogno di ragionamento se il suo modo di scrivere è impacciato o fluido, se impugna la penna in maniera comoda o meno, e se compie troppo sforzo andando quindi un po’ a scatti, senza riuscire a tracciare delle linee curve ed omogenee. Ad esempio, con un colpo d’occhio all’immagine qui sopra, possiamo farci un’idea sulla qualità della scrittura che mette in atto il bambino della foto.
Scrivere è un processo altamente raffinato, che padroneggiamo dopo anni di apprendistato. Il nostro modo di muovere le mani, a 6 anni, è ancora piuttosto grossolano, e, ad eccezione di rari casi, tutti noi abbiamo specializzato una sola mano in questa abilità, lasciando l’altra un po’ “indietro”.

Dal momento che la scrittura per noi è un processo saldamente acquisito, senza difficoltà possiamo indicare ad un bambino delle strategie per migliorare la sua scrittura.

Un insegnante Feldenkrais applica qualcosa di analogo a tutti i movimenti: se gli si rivolge una persona con un dolore articolare, ad esempio ad un’anca, l’insegnante si preoccupa di vedere come usa l’anca, e quindi il bacino, e quindi la gamba. E di conseguenza la schiena, perché dalla posizione dell’anca da in piedi dipende la postura eretta.
Osserva il modo in cui il cliente si siede, cammina, si alza in piedi, e come compie i gesti che incontra nella vita quotidiana. È molto diverso quindi se il cliente lavora seduto alla scrivania o, ad esempio, è un insegnante di tennis.
Il nostro sistema nervoso preferisce sempre i movimenti abitudinari a quelli “insoliti” o nuovi, e così facendo “dimentica” le possibilità di movimento che non utilizza e si predispone ad utilizzare le funzioni che conosce meglio a discapito di altre. Il problema sorge quando queste funzioni entrano in conflitto con altre importanti, come ad esempio lo stare in piedi, o allungare un braccio per prendere qualcosa in alto.

La consapevolezza del movimento dell’insegnante Feldenkrais viene messa al servizio del cliente, il quale imparerà a migliorare l’utilizzo ad esempio dell’anca proprio come tutti noi abbiamo migliorato, da piccoli, l’utilizzo della mano per imparare a scrivere. Le tensioni e gli sforzi che impediscono alcuni movimenti verranno gradatamente rilasciati e il movimento sarà più ricco e piacevole.
La persona può così accrescere la consapevolezza del proprio modo di muoversi e così come da piccoli siamo stati capaci di migliorare il modo di scrivere, da adulti possiamo migliorare il modo di cammiare, di correre, di stare seduti, di stare in piedi, arricchendo l’utilizzo di noi stessi.

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